FSL – Parole che disturbano

Analizza l'uso di parole offensive relative ai disturbi psichiatrici per sensibilizzare gli studenti all'inclusione e al rispetto della salute mentale.

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Scheda Sintetica del Progetto

Denominazione PCTO “Parole che #Disturbano”
Ambito Disciplinare Ricerca Sociale, Inclusione, Salute Mentale (Educazione Civica)
Classi Coinvolte Studenti del Triennio
Ente Coinvolto Università Sapienza (Dipartimento SARAS e Dipartimento Neuroscienze)
Docenti/Esperti Referenti Prof.ssa M. Di Fabio, Prof.ssa R. Andò, Dott.ssa A. Terrinoni
Patrocini Rai per la Sostenibilità, UNICEF
Obiettivo Principale Riflettere e sensibilizzare sull’uso di parole offensive e discriminatorie legate ai disturbi psichiatrici nel linguaggio comune (es. hate speech).
Base del Progetto Risultati di una ricerca quantitativa nazionale sugli adolescenti (14-18 anni).

 

“Parole che #Disturbano”: Sensibilizzazione e Inclusione

Il PCTO “Parole che #Disturbano” è un’iniziativa di ricerca e sensibilizzazione di alto profilo, diretta dalla Prof. Romana Andò (Dipartimento SARAS) e dalla Dott.ssa Arianna Terrinoni (Dirigente medico Neuropsichiatria infantile e adolescenziale) dell’Università Sapienza, con il prestigioso patrocinio di Rai per la Sostenibilità e UNICEF.

 

Contesto e Obiettivi del Progetto

Il progetto nasce dai dati di una ricerca quantitativa su un campione nazionale di adolescenti (14-18 anni) che ha evidenziato come le tematiche legate al disturbo psichiatrico siano spesso marginalizzate, dal contesto storico (es. confino a Basaglia) alla gestione territoriale attuale.

Gli studenti coinvolti avranno l’opportunità di:

  1. Analizzare i risultati della ricerca e riflettere su un tema poco discusso.
  2. Riflettere sull’uso delle parole riguardanti i disturbi psichiatrici nel linguaggio comune.
  3. Individuare e comprendere il disturbo dei significati (hate speech) che si cela dietro l’uso offensivo o dispregiativo di tali termini.

 

Ruolo della Scuola

La ricerca ha rivelato che la scuola è, purtroppo, uno dei luoghi dove le parole legate ai disturbi psichiatrici vengono maggiormente utilizzate in forma offensiva o dispregiativa. Questo progetto rappresenta dunque un’occasione cruciale per:

  • Avviare un percorso di sensibilizzazione e consapevolezza.
  • Promuovere un linguaggio più inclusivo e rispettoso della salute mentale.

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